Etf : compromesso tra azioni e fondi
Gli Exchange Traded Funds (sigla Etf, letteralmente "fondi indicizzati quotati") sono una forma d'investimento molto diffusa negli Stati Uniti, ed in Italia raramente offerto dalle Banche ai piccoli risparmiatori.
Si tratta di una categoria di fondi d'investimento comune che presenta la particolare caratteristica di replicare l'indice borsistico ovvero le quote sono negoziate in Borsa in tempo reale come semplici azioni attraverso una banca o un qualsiasi intermediario autorizzato.
L'indicizzazione è quindi una delle peculiarità di questo strumento: gli Etf replicano fedelmente l'andamento positivo o negativo dell'indice che riproduce. Un Etf ha tutte le caratteristiche di un fondo d'investimento e si può classificare come una via di mezzo tra un'azione ed un fondo e consente di sfruttare i punti di forza di entrambi gli strumenti.
In particolare, acquistando un Etf ,è possibile realizzare la diversificazione e la riduzione dei rischi tipica di un fondo di investimento scambiando le quote del fondo come una normale azione.
La trattazione in continua degli Etf rende possibile conoscere il valore di mercato del prodotto in ogni istante, a differenza dei fondi comuni di investimento tradizionali il cui valore viene fissato una sola volta al giorno (generalmente a fine giornata).
Le classi di investimenti (asset class) accessibili attraverso gli Etf sono estremamente diversificate; è infatti possibile puntare su:
- Indici obbligazionari (Titoli di stato denominati in euro, dollari, sterline e segmentati per scadenza. Titoli di società private dell'area euro e non)
- Indici azionari rappresentativi di singoli mercati e di intere aree geografiche (Italia, Gran Bretagna, Germania, Svizzera, Giappone, Europa, Usa, ecc.)
- Indici azionari di mercati emergenti (Cina, India, Russia, Brasile, Turchia, Korea, Taiwan ecc.)
- Indici azionari settoriali (automobili, tecnologici, telecomunicazioni, utilities, banche, energia, servizi finanziari ecc).
- Indici azionari style (mid cap, small cap, value, growth, select dividend)
- Indici di materie prime
- Indici di società immobiliari e di private equity
Per capire meglio l' opportunità d'investire in Etf, vediamo di analizzarne le caratteristiche:
A) SPESE DI GESTIONE RIDOTTE
La Società che si occupa di gestire un Etf non deve, come per i fondi comuni, comprare e vendere titoli per ottenere il massimo rendimento, ma deve gestire il fondo in modo tale che l'andamento della quota segua quello dell'indice borsistico di riferimento. Quindi, chi investe in Etf spenderà meno in commissioni di gestione.
B) COME LE AZIONI
1) Il valore della quota di un Etf si evolve durante la giornata borsistica come avviene per le azioni, rendendo possibile acquistare e vendere quote in ogni momento.
2) La liquidabilità degli Etf , cioè la possibilità di vendere le quote in ogni momento, è garantita dal market maker, ossia dal soggetto istituzionale incaricato di offrire un livello di liquidità adeguata per un Etf.
Il market maker guadagna sulla differenza tra il prezzo d'acquisto ( in termini tecnici denaro) e quello di vendita ( in gergo borsistico lettera) dell'Etf.
Questa differenza è chiamata spread/lettera. Per il risparmiatore, lo spread denaro/lettera è un costo e quindi, più è basso, meno costi si dovrà accollare.
3) Gli Etf possono staccare periodicamente dei dividendi come avviene per le azioni.
...Quindi, cosa scegliere tra Etf e fondi comuni?
Non esiste una regola generale in quanto dipende dal tipo e dal rendimento del fondo comune e dalla categoria a cui appartiene l'Etf.
Il panorama dei fondi comuni è talvolta desolante in quanto troppo costosi e con rendimenti inferiori a quello del mercato di riferimento.
Pertanto, in generale, i fondi comuni sono meno convenienti degli Etf.
Se però, al confronto partecipano i migliori fondi comuni, allora ne escono sconfitti gli Etf in quanto, in questo caso, i fondi migliori ottengono rendimenti netti superiori a quelli garantiti dagli Etf.
- GLOSSARIO ETF -
Benchmark: indice che descrive l'andamento del mercato di riferimento di uno strumento finanziario, quale può essere un fondo comune o un Etf.
Market Maker (MM): soggetto istituzionale incaricato di offrire un livello di liquidità adeguata per un Etf.
Spread denaro/lettera: è la differenza tra la migliore offerta di vendita e di acquisto in un dato momento in Borsa. E' un costo in cui s'incorre investendo in Etf.
NAV (Net Asset Value): è il valore patrimoniale delle attività finanziarie detenute dal fondo comune o dall'Etf, al netto dei costi. E' valorizzato su base gionaliera e riferito alla chiusura della seduta di Borsa precedente.
INAV (intraday NAV): permette di conoscere il valore teorico dell'Etf in ogni istante sul mercato.
Expense ratio: è la somma complessiva delle spese a carico dell'Etf sul patrimonio gestito in un anno.
Tracking Error: dice quanto l'andamento della quota dell'Etf si discosta dall'andamento dell'indice di riferimento.
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